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Quattro giorni a cercare gli animali al Parco Nazionale Kruger

Grande all’incirca come la Puglia, il Parco Nazionale Kruger è il più grande del Sudafrica e ospita una varietà straordinaria di animali, tra cui i “Big Five”: il rinoceronte, sia quello bianco che quello nero (difficili da incontrare), il leone, l’elefante, il bufalo e il leopardo. In totale, all’incirca 150 specie di mammiferi, 500 di uccelli, 115 di rettili, 50 di pesci e 35 di anfibi sono state segnalate all’interno del territorio che comprende diversi ecosistemi, tra praterie, paludi, savana, boschi e montagne. E se osservare tutte le specie è in sostanza impossibile, ci si può dedicare alla ricerca di quelle più interessanti oltre i cinque giganti, ad esempio il ghepardo, le iene, diversi tipi di scimmie e di antilopi, oltre a coccodrilli e ippopotami. La grande sorpresa per noi, al nostro primo safari, sono state le giraffe, incredibilmente maestose e ipnotiche nelle loro galoppate che sembrano al rallentatore.
Probabilmente si tratta di uno dei parchi africani più semplici da visitare per fare l’esperienza di un safari in autonomia, data la relativamente breve distanza dall’aeroporto O.R. Tambo di Johannesburg dove si può noleggiare un’automobile con cui raggiungere in qualche ora il parco.
Per appassionati di animali e di fotografia, è consigliabile soggiornare all’interno del parco in uno dei lodge o camp, soluzioni piacevoli e immersive – ma esistono buone soluzioni anche subito all’esterno del parco – e oltre a passare la giornata girando liberamente per le strade del parco con l’auto, prenotare una o più escursioni con le guide. Noi abbiamo dormito nel Camp Satara e abbiamo scelto la passeggiata all’alba (accompagnati da due guardiaparco armate di fucile) e la visita in jeep in notturna (che permette di incontrare gli animali che partono per la caccia).

Importante ricordare che è assolutamente vietato scendere dall’auto all’esterno delle aree recintate o autorizzate, per la propria sicurezza ma soprattutto quella degli animali. Come in tutti i parchi naturali, è fondamentale osservare e non toccare animali e piante, non dar loro da mangiare, non sporcare e risparmiare risorse, rispettare i limiti di velocità (e comunque mantenere altissima l’attenzione per non spaventare gli animali), e in generale non lasciare traccia del proprio passaggio per quanto possibile.

Senza troppe ulteriori parole, di seguito una “breve” selezione degli animali visti durante la nostra visita a gennaio 2015: troverete diverse specie di antilopi (steenbok, impala, kudu, nyala), alcuni felini (leone, ghepardo), elefanti, giraffe, zebre, iene con i cuccioli, ippopotami, facoceri, sciacalli, scimmie (babbuini, cercopitechi verdi), tartarughe di terra e d’acqua, diversi uccelli tra cui il raro bucorvo cafro, e avvoltoi e aquile, e tanto altro. Grandi assenti, purtroppo ma prevedibilmente, il leopardo e i rinoceronti (di cui abbiamo visto però un teschio tristemente privo del corno, probabilmente di un animale ucciso da un cacciatore di frodo).

Le immagini si ingrandiscono con un clic.

Viaggio meno di quanto vorrei. Ovunque vado, cerco animali e paesaggi mozzafiato. Creo colonne sonore e guido volentieri, soprattutto il camper e la bicicletta. Mi piacciono la pioggia, anche in bicicletta; le paludi, i paesini abbandonati, la montagna selvaggia, i vulcani ma soprattutto gli animali più strani. Sono in giro da sempre e cammino per chilometri. Mi piace scrivere l'essenziale e non molto di più.

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